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Intervista ai Vigili Del Fuoco

vigiiliMartedì 11 marzo abbiamo incontrato il capo distaccamento dei vigili del fuco volontari di Lozzo.
Il programma del CCR che abbiamo approvato prevedeva interviste alle Associazioni Volontarie di Lozzo e, dopo aver intervistato Le Longane e gli alpini, la maggioranza ha scelto di intervistare i Vigili del Fuoco volontari.
Il sindaco Roberto Lizza ha presentato il Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Il responsabile dei vigili del fuoco si è presentato: si chiama Giuseppe De Meio ed è il capo squadra dei vigili del fuoco volontari di Lozzo di Cadore.
I consiglieri e assessori hanno posto al signor De Meio varie domande.
Di quante persone è composta la vostra associazione ?
In questo periodo l’associazione è composta da 11 persone, 20 anni fa erano circa una ventina.
Il distaccamento di Lozzo oggi conta 11 volontari di cui 9 operativi.
Ogni due anni ogni volontario ha una visita medica a Mestre, presso la sede delle ferrovie.
Quale è la parte di territorio di vostra competenza ?
Operiamo dal Ponte Nuovo fino al Bivio di Calalzo (Ponte della Molinà).
Come siete strutturati ?
Lozzo e’ un distaccamento di supporto.
Il Comando dei VF di Belluno è così strutturato:
Ci sono dei distaccamenti operativi di vigili del fuoco effettivi, che fanno quello per lavoro, sparsi in tutta la provincia, il più vicino a noi è quello di Pieve di Cadore. Questo distaccamento è in grado di avere sempre 5 persone disponibili 24 ore su 24 pronte a partire.
Ci sono dei distaccamenti di supporto in vari paesi composti da vigili del fuoco volontari, il distaccamento di Lozzo è uno di quelli.
Le richieste di soccorso passano tramite il 115 e la sala operativa classifica gli interventi in “codice rosso”; “codice verde”; “codice bianco”
In caso di codice rosso vengono chiamati tutti (sia i distaccamenti operativi che quelli di supporto):in questo caso non c’è distinzione tra distaccamenti operativi e di supporto.
Facciamo un esempio, caso d’incendio.
Nel caso di “codice verde” parte il distaccamento operativo permanente (Pieve di Cadore). Quello di supporto parte solo se il distaccamento operativo e’ già impegnato.
Altro esempio, sopralluogo per fuga di gas.
Il “codice bianco” riguarda interventi semplici tipo il recupero di un gatto sul tetto.
Fino a qualche anno fa i vigili del fuoco erano organizzati in maniera diversa. Lozzo partiva sempre perchè erano di più. Adesso si sono dovuti strutturare in maniera diversa.
Chi fa questo mestiere per lavoro (Vigili del Fuoco permanenti) non ha un ricambio di personale.
Dieci anni fa nel distaccamento di Pieve di Cadore c’erano circa 10/12 persone adesso sono in 6 e devono coprire tutti e 4 i turni.
Unica differenza tra i vigili del fuoco volontari e quelli permanenti e’ la retribuzione, i primi non sono pagati perchè hanno altri lavori e fanno i vigili per volontariato, i secondi hanno uno stipendio perchè lo fanno come loro professione.

In quali situazioni venite chiamati e come si svolgono le procedure?
E’ stato attivato il Servizio Tecnico Urgente in presenza di una situazione di urgenza e di pericolo causata da un fatto (esempio fumo che viene fuori dal soffitto).
Veniamo chiamati per incidenti stradali, fughe di gas, aperture di porte, tagli piante.
Gli interventi che vengono fatti sono sempre su zone pubbliche e non sul privato perchè altrimenti sono a pagamento. E comunque seguono altre procedure. Se per effettuare un intervento bisogna agire su zone private bisogna chiedere l’autorizzazione al proprietario.
A quanti anni si può diventare Vigile del Fuoco?
Si può diventare vigili del Fuoco da 18 anni
Possono entrare tutte le persone? Chi puo’ diventare vigile del fuoco?
Tutti i cittadini italiani, sia maschi che femmine, che abbiano compiuto i 18 anni possono diventare vigili del fuoco. Ora non c’è più l’obbligo militare da assolvere.
Quale è la procedura per diventare vigile del fuoco?
E’ una procedura complessa: si inoltra la domanda al Ministero dell’Interno previa visita selettiva.
La risposta arriva dopo circa un anno, un anno e mezzo. Quando arriva la risposta si entra a far parte della componentistica volontaria. Poi si deve seguire un corso di 120 ore presso il comando di Belluno. Il corso però, per motivi economici, non viene effettuato tutti gli anni. Ci sono persone che aspettano anche 3 anni per fare il corso. Ora, in provincia di Belluno, ci sono 40 persone che aspettano di fare il corso.
Perché è diventato Vigile del Fuoco?
Sono diventato vigile per passione, per piacere, è stata una cosa che è venuta da dentro, per il piacere di aiutare le persone. Per la soddisfazione che si ha dopo, anche se si affrontano situazioni difficili. Poi si è contenti.
Quale è il vostro simbolo e cosa significa?
Il simbolo dei vigili del fuoco e’ la fiamma con due asce incrociate, questo è il simbolo nazionale, poi si aggiunge un simbolo per ogni distaccamento, i vigili del fuoco volontari di Lozzo hanno la torre.
Il significato: la fiamma ha il significato del fuoco; l’ascia è lo strumento che una volta si usava per fermare il fuoco. Fino a qualche anno fa, infatti, si usava una piccozza (ascia) per entrare. Ora non si usa più per non fare ulteriori danni. Si cerca di intervenire in modo meno invasivo. I danni del fuoco sono già molti non c’è bisogno di aumentarli.

Quali sono gli interventi più importanti che avete eseguito?
Gli interventi più importanti eseguiti dai volontari di Lozzo sono stati:
disastro del Vajont
terremoto Friuli 1976
incendio di una fabbrica occhiali di plastica a Lozzo
Sono notevolmente aumentati negli anni gli interventi per incidenti stradali, ad esempio autovetture che investono animali.
Gli incendi, invece, sono diminuiti perchè è stata aumentata la prevenzione. Tramite un ufficio apposito sono stati organizzati dei corsi anche nelle scuole per sensibilizzare e per insegnare cosa fare nei locali (salvavita, utilizzo candele ….) Nell’ultimo anno gli interventi per incendi sono stati tre.
Abbiamo tre mezzi che usiamo durante gli interventi:
AUTOPOMPA: per gli incendi che, per fortuna, sono sempre meno.
POLISOCCORSO: mezzo più usato per incidenti stradali, apertura macchine e porte.
CAMPAGNOLA:per trasferimenti e per spostare carrelli. Abbiamo due carrelli: uno con un gruppo elettrogeno grosso e uno con una motopompa per svuotare i luoghi allagati (1600 litri al minuto ma non è molto potente).
Quali sono stati gli interventi più recenti?
Gli interventi più recenti sono stati quelli relativi all’emergenza neve. Si sono mobilitati vigili del fuoco anche da Verona, da Milano. Si è spalata la neve dai tetti, si sono aiutati i dipendenti di Terna a tagliare le piante, si è aperta la strada fino alle “Spesse” dove c’è una persona che vive stabilmente.
Siete mai costretti ad andare in alta montagna?
Sì, per esempio a Pian dei Buoi in estate. Alcuni ci chiamano e,anche se sappiamo che probabilmente il fumo che vedono è di una baita o di un falò, siamo costretti ad andare perchè può essere che sia veramente un incendio.
Chi brucia ramaglia avvisa i servizi forestali, il comune e i Vigili del Fuoco. Questa consuetudine si è diffusa. In questo modo se si hanno delle segnalazioni si sa già di cosa si tratta. Ma se qualcuno chiama si deve andare lo stesso perché può essere che il fuoco sia sfuggito al controllo.
A Lozzo è successo che un bosco intero sia bruciato e i vigili del fuoco siano intervenuti .
Adesso gli incendi si formano per sbadataggine della gente. Abbiamo spento molti cassonetti perché le persone ci buttano dentro la cenere del fuoco appena spento e la cenere incendia tutte le sostanze chimiche che ci sono all’interno del cassonetto.
Oggi tutti i numeri di emergenza sono collegati tra loro:
I numeri di emergenza sono:
118 = ambulanza
117 = guardia di finanza
115 = vigili del fuoco
113 = polizia
112 = carabinieri

Ci vuole coraggio per fare il vigile del fuoco ?
Usiamo regolarmente una scala lunga 25 metri e a mente fredda sembra che salirla sia una cosa pericolosa, che fanno solo le persone molto coraggiose. Ma quando ci si trova nell’intervento si ha una carica emotiva interiore che ti dà il coraggio che a mente fredda non avresti.
Avete mai avuto decessi nei vostri interventi?
Non ci sono mai stati morti, solo infortuni.
Avete mai rischiato di morire? Avete mai recuperato persone morte?
Circa 15 anni fa abbiamo recuperato una persona scivolata sopra la chiesetta di Loreto. E’ stato l’intervento più pericoloso da lui effettuato.
Ora si sono attivate le P.O.S. (procedure operative di soccorso) che consentono di limitare i rischi.
Quale è la vostra storia?
Nel 2006 e’ stato festeggiato il centenario.
E’ stato scritto un libro che racconta la storia dei vigili del fuoco volontari di Lozzo dove sono riportati anche gli interventi che negli anni abbiamo effettuato.
Eravamo convinti che l’associazione fosse nata nel 1906 mentre, facendo le ricerche, si è trovato che il sindaco aveva nominato nel 1903 il signor Lorenzo Del Favero Fu Giobatta per prendere in carico le attrezzature comunali (pompa a mano) e creare un’ associazione volontaria per intervenire in caso di incendio. L’associazione di fatto è nata molti anni dopo.
Oggi facciamo parte per scelta dell’Associazione Nazionale dei Vigili del fuoco.
Noi facciamo capo principalmente al Comando Provinciale di Belluno.
Quali sono i vostri impegni per il futuro?
Gli impegni per il futuro dell’associazione di Lozzo sono molti. Il più importante e ambizioso è quello di portare il distaccamento ad essere un distaccamento operativo . E’ un progetto difficile perché le persone sono al lavoro durante il giorno e per coprire il territorio 24 ore su 24 ce ne vogliono tante.

Michela e Mery

giuseppe de meio